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VINCITORI PRIMA EDIZIONE
La Giuria del Premio "P.V. Tondelli", presieduta da Ezio Raimondi e composta da Alberto Bertoni, Roberto Daolio, Fabrizio Frasnedi, Viller Masoni, Fulvio Panzeri e Antonio Spadaro, ha deciso di assegnare ex aequo il Premio per saggi critici, edizione 2001, a Giulio Iacoli, autore del saggio intitolato "Prove per un mosaico. Tondelli e le seduzioni dell'immaginario americano" - già pubblicato in "Nuova prosa", n.30 (1987), pp. 155-181, Milano, ed. Greco & Greco - e a Bart Van den Bossche, per il saggio intitolato "La geografia letteraria di Pier Vittorio Tondelli" - già pubblicato in "Civiltà italiana", XX (1998), pp.151-162, Firenze, ed. Franco Cesati.
MOTIVAZIONI
I due saggi premiati ex aequo sono molto differenti tra loro per portata, definizione metodologica, qualità e ampiezza del punto di vista dedicato all'opera di Pier Vittorio Tondelli. Entrambi, sotto diverse prospettive, ci spingono a considerare un aspetto tutt'altro che secondario nell'opera di Tondelli, che è la sua qualità "europea". C'è in Tondelli questa dimensione "di provincia" che è da intendere non come un fatto corrivo d'adesione a uno spirito metafisico e metastorico del luogo in cui si è nati, in cui si vive, ma come metodo di sguardo sulla realtà - come punto di vista fatto di sbieco, in modo quasi marginale, sul mondo - e dall'altro lato come capacità, propria della provincia - o questa necessità, quasi, della provincia, dell'idea di provincia - di sciogliersi invece in una dimensione che oggi viene detta dell'opera-mondo, che è anche la dimensione della realtà-mondo; ed è anche capacità di una generazione - quella dei nati verso la metà degli anni '50 - che incominciava - naturalmente anche attraverso il rock, le forme-canzone - a sapere un po' d'inglese e a guardare in un certo modo quello che accadeva nelle altre province, come in quella americana o nel Messico di Coccioli o in certi altri paesi europei. Dalla provincia, quindi, si "evade" verso una dimensione necessariamente transnazionale, europea, o mondiale, e di questo fatto abbiamo tenuto conto nell'assegnare, anche qui, l'ex aequo per il lavoro del saggio critico.
Diversi elementi hanno portato alla segnalazione e alla premiazione del saggio di Giulio Iacoli intitolato "Prove per un mosaico. Tondelli e le seduzioni dell'immaginario americano", fra i quali lo sguardo comparativo, l'approfondimento della dimensione stilistica e discorsiva, la capacità di collegare il Weekend postmoderno al resto dell'opera di Tondelli. Va inoltre evidenziato il nuovo rilievo critico che viene proposto per un romanzo come Rimini, che è forse il romanzo di Tondelli che è stato più sottovalutato fin qui dalla critica e che dovrà essere riletto, presto, in una nuova chiave interpretativa.
"La geografia letteraria di Pier Vittorio Tondelli", uscito su "Civiltà italiana" e scritto da Bart Van den Bossche, è un saggio molto bello, il cui titolo è particolarmente azzeccato per inquadrare l'opera di Tondelli. Bart Van den Bossche è un ricercatore di Letteratura Italiana presso una prestigiosa università d'Europa, che è l'Università Cattolica belga di Lovanio, e il suo saggio, apprezzabile anche per la qualità del lavoro stilistico e linguistico, va proprio nella direzione della riflessione su una narrativa di tipo post-nazionale, collocando Tondelli all'interno di una mappa europea con degli esiti critici davvero illuminanti.
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