"Biglietti da Camere Separate" spettacolo teatrale dedicato a Pier Vittorio Tondelli
 
di Andrea Adriatico e Teatri di vita








Le "Camere separate" di Pier Vittorio Tondelli
arrivano in teatro a 20 anni dalla morte dello scrittore

L'omaggio di Andrea Adriatico
in anteprima al Mambo di Bologna e alle Murate di Firenze


Un romanzo intimo che racchiude il Tondelli segreto di fronte ai misteri dell'amore e della morte. E' «Camere separate», storia bruciante e autobiografica, pubblicato nel 1989, due anni prima della scomparsa del suo autore, avvenuta nel 1991. E proprio a 20 anni dalla morte di Pier Vittorio Tondelli, enfant terrible della letteratura italiana degli anni '80, Andrea Adriatico e Teatri di Vita gli rendono omaggio con uno spettacolo – anzi, «uno sguardo» – che nasce proprio da quel suo romanzo. Si intitola «Biglietti da Camere Separate» e debutta in anteprima nazionale il 28 luglio in una cornice molto particolare, quella del Mambo, il Museo d'Arte Moderna di Bologna, per replicare poi il 29 luglio alle Murate, l'ex carcere di Firenze, e prima del debutto ufficiale previsto in autunno quando Teatri di Vita dedicherà una parte della stagione allo scrittore di Correggio.
Due uomini in scena, interpretati da Mariano Arenella e Maurizio Patella, raccontano la storia in "tre movimenti" di Leo, scrittore omosessuale che deve fare i conti con un lutto importante nella sua esistenza. Sarà l'occasione per inseguire le tracce di sé disseminate nel tempo di una vita, dall'adolescenza inquieta in un paese della provincia padana al successo editoriale e ai viaggi per l'Europa mentre la geografia politica ed emozionale di un intero continente cambia pelle.
Ma le "camere separate" sono anche la richiesta di un modello d'amore, capace di esprimersi solo per prossimità e mai per convivenze troppo opprimenti
Lo spettacolo è costruito sulle musiche originali di Massimo Zamboni, leader di un gruppo italiano molto importante degli anni tondelliani, i CCCP. Le scene e i costumi sono di Andrea Cinelli. Lo spettacolo è prodotto da Teatri di Vita con Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


Abbandonati gli istinti «libertini» del primo romanzo e la fenomenologia mondana dell'epoca «postmoderna», Tondelli scopre di aver superato la linea d'ombra dei 30 anni e riversa le sue inquietudini nel protagonista di «Camere separate»: Leo, un omosessuale che deve fare i conti con la morte del proprio giovane compagno Thomas. Un rapporto da «camere separate», tra attrazione e gelosie, tra passione e distacco. Un rapporto al quale Leo ripensa, soffocato dal dolore per la morte di Thomas e dalla sensazione di aver perduto per sempre anche la propria giovinezza e uno sguardo puro e irriverente verso la vita.
E così, il Tondelli di «Altri libertini», il suo primo romanzo pubblicato nel 1980 e processato per oscenità, di «Pao Pao», irriverente galoppata nelle gioie e nelle frustrazioni del servizio militare, degli articoli e dei reportage giornalistici confluiti in «Un weekend postmoderno», vera e propria esaltazione e al tempo stesso ironica analisi di un decennio «da bere», questo Tondelli lascia i panni del ventenne scapestrato per esplorare gli angoli più riposti del suo cuore. E lo fa nel suo romanzo più intenso, capolavoro introspettivo della maturità, dove campeggiano il senso della fine.
Andrea Adriatico, dopo aver raccontato la coppia nella sua ambiguità di desiderio e sopraffazione, di affetto e violenza in molti suoi spettacoli (da «Orgia» di Pasolini a «Senzaparole» da Beckett), ritorna al racconto di un amore fatto di «camere separate», ripreso appunto dal romanzo di Tondelli, frantumando quella storia in innumerevoli «biglietti» che cercano di ricostruire ciò che forse si è perso per sempre.

Pier Vittorio Tondelli nasce a Correggio (Reggio Emilia) il 14 settembre 1955. Frequenta il liceo classico e prende parte all'associazionismo cattolico. Nel 1975 si iscrive al Dams di Bologna. Nel 1980 Feltrinelli pubblica il suo primo romanzo, Altri libertini, che viene sequestrato alla terza edizione dall'autorità giudiziaria per il reato di oscenità (il processo si chiude con l'assoluzione). Durante il servizio militare scrive le cronache della vita in caserma per "Il Resto del Carlino" e "La Nazione", da cui prende forma il suo secondo romanzo Pao Pao (1982). Si intensificano gli impegni: inizia a collaborare con "Linus", a scrivere un nuovo romanzo (Rimini, pubblicato nel 1985) e il testo teatrale Dinner Party. Sempre nel 1985 si dedica al progetto "Under 25", che si prefigge di raccogliere annualmente in volume i racconti dei giovani scrittori. Il primo volume Giovani Blues esce nel 1986, anno in cui Tondelli si trasferisce a Milano (il secondo, Belli & perversi, è del 1987). Pubblica poi in sole 24 copie Biglietti agli amici (una seconda tiratura sarà di 500 copie), con il quale sembra abbandonare i toni mondani degli ultimi scritti per esplorare discorsi più intimi, che approderanno nel 1989 nel romanzo Camere separate, considerato come il libro della maturità. Nel 1990 esce per Bompiani il primo numero di "Panta", rivista letteraria a tema monografico ideata dallo scrittore insieme ad Alain Elkann ed Elisabetta Rasy. Il 1990 è un anno denso di impegni, tra cui il primo dei due volumi – ideati con il critico Fulvio Panzeri – di Un weekend postmoderno, raccolta di tutta la produzione giornalistica, letteraria e saggistica di Tondelli degli anni '80, e il terzo volume di "Under 25", Papergang. Nel 1991 si trasferisce nuovamente a Bologna e alla fine dell'estate, di ritorno da un viaggio in Tunisia, viene ricoverato a Reggio Emilia duramente colpito dall'Aids, malattia sulla quale mantiene uno stretto riserbo, e che lo conduce alla morte il 16 dicembre 1991.

Andrea Adriatico è regista di teatro e cinema e direttore di Teatri di Vita a Bologna, che ha fondato nel 1991. In teatro ha imposto uno stile spregiudicato di fusione tra i generi, affrontando autori e tematiche complesse con un'ispirazione visiva e narrativa di taglio cinematografico. Tra gli autori messi in scena: Beckett, Koltès, Pasolini, Mishima, Cocteau, Copi e, da ultimo, Cormac McCarthy, di cui ha diretto nel 2010 la prima rappresentazione italiana del suo unico testo teatrale, "The Sunset Limited". Dal 2000 ha iniziato a lavorare anche nel cinema, realizzando film presentati nei maggiori festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Berlino, tra cui "Il vento, di sera" (2004) e "All'amore assente" (2007). Nel 2010 ha firmato con Giulio Maria Corbelli il documentario "+o- il sesso confuso, racconti di mondi nell'era aids".
























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